Discorso introduttivo in occasione della Messa Pontificale del 24 giugno 2012, solennità della natività di San Giovanni Battista, patrono di Acitrezza

         Eccellenza Reverendissima, Gentili autorità civili e militari, fedeli di Acitrezza, carissimi amici qui convenuti in questo giorno di festa.

         Le porte della cappella si sono aperte ed è apparsa ai nostri occhi l’austera e mistica figura di Giovanni il Battista, il Precursore, l’uomo costantemente in ascolto della Parola, che sa stare nella solitudine del deserto e tra la gente. Giovanni si è definito l’amico dello Sposo che gioisce alla sua voce. Egli vive la dimensione dell’amicizia e della condivisione ed ha la certezza nel suo cuore che il vero Sposo dell’umanità nuova è Cristo Gesù, Figlio di Dio, Messia e Salvatore. Anche noi siamo chiamati ad essere amici dello Sposo divino e amici tra noi, sull’esempio di Colui che ha amato fino a dare tutto di sé.

         Con la gioia che il nostro santo ci comunica mi sento onorato nell’accogliere ancora una volta lei, eccellenza, che per diversi anni ha presieduto questa messa solenne da vescovo della nostra diocesi. Ormai lei è di casa ad Acitrezza ed è uno dei nostri.

Saluto le gentili autorità civili e militari qui presenti, il signor sindaco e i consiglieri comunali di Acitrezza. A tutti auguro di lavorare intensamente per il bene comune, pronti sempre ad unire le forze per portare avanti progetti di crescita culturale e morale, di sviluppo e di solidarietà.

Saluto tutti gli amici delle comunità trezzote di Mar del Plata e di Galveston e tutti coloro che ci seguono attraverso la diretta internet. La fede nel Signore Gesù e la devozione al nostro santo siano gli elementi portanti della nostra amicizia.

         A San Giovanni Battista affidiamo ancora una volta la nostra comunità. Il santo Precursore ci dia la grazia di vivere una vita autentica, animata dalla fede e dal desiderio di comunicare a tutti la gioia e la speranza che anima la nostra vita.

Don Giovanni Mammino